Una stagione 2021 di letture partecipative dalla Divina Commedia

 

Nel mezzo del cammin di nostra vita

 

A 700 anni dalla morte di Dante, il suo poema epico narrativo La Divina Commedia continua a catturare l’immaginazione di innumerevoli artisti, compositori, registi, scrittori e accademici in tutto il mondo. Tradotta in più di cento lingue, la Divina Commedia è accanto alla Bibbia e alle opere di Omero e Shakespeare come uno dei pilastri fondamentali della creazione letteraria nella storia umana.

 

Per celebrare la sorprendente eredità di Dante e il potere e il fascino duraturi della sua poesia, la produttrice teatrale milanese Julia Holden insieme all’acclamato drammaturgo Justin Butcher sta curando una stagione di letture partecipative della Divina Commedia per tutto il 2021, in collaborazione con il pluripremiato drammaturgo Justin Butcher e un team dei migliori professionisti del teatro del Regno Unito.

 

CANTO VI

Nel terzo cerchio troviamo le anime di coloro che durante la vita hanno commesso peccati di gola: esse sono eternamente battute da grandine, pioggia e neve. Scritto in uno stile ‘basso’, in contrasto con l’aulico lirismo romantico del Canto 5, il canto è un’amara critica allegorica della ‘ingordigia’ di dominio e potere nella città di Firenze che ha consegnato Dante all’esilio per tutta la vita. Il nome del peccatore che si presenta come un collega fiorentino è Ciacco – che può essere sia diminutivo di Giacomo o Jacopo, sia un soprannome toscano dispregiativo per indicare il maiale. Dante e Virgilio incontrano anche Cerbero, personaggio demoniaco con tre teste canine, le cui bocche fameliche lo rendono il prototipo dei golosi.