AVENGING ANGELS, GLI ANGELI VENDICATORI LETTURE TEATRALI ONLINE
Dopo il successo della nostra prima stagione di letture teatrali online, Changing Times,
Productions Milano è lieta di ospitare un nuovo ciclo intitolato Avenging Angels.
Avenging Angels riunisce opere dei drammaturghi inglesi J.B. Priestley e Peter Shaffer, del drammaturgo russo Nikolaj Gogol, del satirista bulgaro Stanislav Stratiev, della leggenda del teatro italiano Dario Fo e del nostro drammaturgo residente Justin Butcher che cura questa stagione in collaborazione con Julia Holden.
“La scritta sul muro, la mano del destino, il giorno della resa dei conti, la spada di Damocle…
Nel corso della civiltà umana, le nostre storie, le nostre canzoni, i nostri drammi, i nostri racconti religiosi sono stati attraversati da una fondamentale preoccupazione: che un giorno, succeda quel che succeda, un angelo vendicatore verrà a fare luce tra le tenebre della corruzione, a dire la verità al potere, a rivelare tutto ciò che è stato ed è rimasto nascosto.
Dai profeti dell’Antico Testamento ai veggenti dei miti greci, dai drammi morali medievali a figure come il Commendatore nel Don Giovanni o il Fonditore di bottoni nel Peer Gynt, gli angeli vendicatori popolano la nostra narrativa da sempre, portando quel giudizio che desideriamo e temiamo in egual misura”.
Justin Butcher
Se siete interessati a partecipare come ascoltatori, potete scrivere a info@jproductions.it
La visita dell’ispettore
di J.B. PRIESTLEY
L’opera di Priestley, in cui un ispettore di polizia bussa alla porta della compiaciuta famiglia Birling mentre festeggia il fidanzamento della figlia, mostra come ognuno dei Birling sia coinvolto nella morte di una giovane donna.
È un pezzo vivace ed esplicito di meta-teatro e si diverte nei giochi spassosi con il tempo e la metafisica che Priestley amava fare nei suoi lavori teatrali.
L’opera è ambientata nel 1912, mentre incombe la Prima guerra mondiale, che porrà fine al confortevole stile di vita della classe media. In realtà è stata scritta nel 1945, alla fine di una Seconda guerra mondiale che sembrava destinata a inaugurare una nuova era di cambiamenti sociali e culturali. Questa pièce è un appello appassionato per una società più giusta e compassionevole.
Per saperne di più e prenotare il tuo posto, contatta info@jproductions.it
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L’ispettore governativo
di NIKOLAI GOGOL
L’ispettore governativo è stato rappresentato per la prima volta al Teatro Alexandrinsky di San Pietroburgo, nel 1836.
Un umile funzionario statale di San Pietroburgo, Hlestakov, visita una piccola città di provincia, dove viene scambiato per un importante ispettore governativo. Il governatore della città e i principali funzionari sono terrorizzati dal fatto che la portata della loro corruzione possa essere rivelata. Hlestakov sfrutta l’equivoco a proprio vantaggio, raccontando grandiose storie sulla sua esaltante vita politica, mentre accetta generose tangenti dai funzionari della città.
Uno spaccato satirico sulla corruzione e sulla burocrazia del governo russo in epoca zarista che si evidenzia – in modo geniale – nel momento in cui il governatore della città si rivolge al pubblico e urla: “Di cosa state ridendo? State ridendo di voi stessi!”.
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Lettice & Lovage
di PETER SHAFFER
Lettice Duffet, esperta di cucina elisabettiana e di armi medievali, è un’instancabile ma goffa appassionata di storia e teatro. Come guida turistica a Fustian House, una delle meno maestose tra le residenze signorili di Londra, ne abbellisce teatralmente il passato storico, finendo sul radar di Lotte Schoen, un’ispettrice del Preservation Trust. Né impressionata né divertita dalle lezioni di storia a ruota libera di Lettice, Schoen la licenzia. Non senza combattere, Lettice impegna la stoica e convenzionale Lotte in una battaglia fino alla distruzione di tutto ciò che è sacro per l’Impero e per la corona…
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Morte accidentale di un anarchico
di DARIO FO
Tradotto da Ed Emery
Morte accidentale deriva dal caso di Giuseppe Pinelli, un ferroviere milanese che nel 1969 fu prelevato dalla polizia, accusato dell’attentato alla Banca nazionale dell’Agricoltura in Piazza Fontana e “cadde” da una finestra del quarto piano della Questura (in seguito fu assolto da ogni responsabilità per gli attentati). Messo in scena non molto tempo dopo la morte di Pinelli, lo spettacolo mostra una rivoluzionaria Primula Rossa che si infiltra negli uffici della polizia di Milano, mascherato da giudice istruttore, venuto a riaprire il caso mentre passa come un treno in corsa sulle versioni ufficiali di come il sospetto anarchico sia finito sfracellato al suolo.
… [Nel] sottile equilibrio tra denuncia politica e vaudeville pungente creato da Fo … la morale che la corruzione sia la regola piuttosto che l’eccezione viene convogliata attraverso le risate. Ci sono persino offerti due finali alternativi in cui a una giornalista riformista viene offerta la possibilità di salvare la propria pelle oppure quella della polizia … La serata rimane uno splendido memento che quando si combinano un’estrema farsa con la protesta sociale, il risultato non può che essere esplosivo.
MICHAEL BILLINGTON, The Guardian
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Le terme romane
di STANISLAV STRATIEV
Tradotto da Justin Butcher
Come fanno i drammaturghi a sfidare la tirannia? Una risposta, nell’Europa orientale comunista, era scrivere commedie assurde. Ai nomi del cecoslovacco Václav Havel e del polacco Sławomir Mro˙zek, si può ora aggiungere il bulgaro Stanislav Stratiev, la cui commedia scritta nel 1974 ottiene il suo tardivo debutto britannico in una nuova, frizzante versione di Justin Butcher. Si tratta di una vivace serata che mette in mostra i punti di forza satirici del genere assurdo.
La commedia parte da una semplice premessa: delle antiche terme romane vengono trovate sotto le assi del pavimento da un tipico “piccolo uomo”, Ivan Antonov. La scoperta, tuttavia, non porta all’innocente Ivan altro che guai, poiché il suo appartamento è invaso da una serie di visitatori-predatori. Un accademico arrivista trasforma l’appartamento in un sito di scavi. Ed è rapidamente seguito da un losco imprenditore, un bagnino con diploma statale, un avido immobiliarista e un piccolo funzionario di partito che sogna di creare una piscina per la cellula comunista locale. Tutti cercano di sfruttare il tesoro trovato, ignorando i fondamentali bisogni umani di Ivan.
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La visita dell’ispettore
di JUSTIN BUTCHER
“Justin Butcher ha messo a segno il colpo a sorpresa dell’anno con The Madness of George Dubya. Ora ripete il format vincente basandosi sul dramma An Inspector Calls di J.B. Priestley per criticare l’approccio che l’Inghilterra ha avuto sulla guerra in Iraq. Alla vigilia del secondo mandato di G.W. Bush, un ispettore per gli armamenti di distruzione di massa di nome Dan Styx si presenta alla Casa Bianca per confrontare la fazione favorevole alla guerra. Dubya – il Presidente G.W. Bush – emerge come un idiota maldestro che, avendo saputo che la guerra è costata 20 miliardi di dollari al mese, borbotta: “è una cosa positiva?”. Tony Blair è un confuso fessacchiotto che ha avallato la guerra in cambio della promessa di una patria per i palestinesi.
Dove l’ispettore Goole di Priestley è uno strano mix di poliziotto e coscienza morale, lo Styx di Butcher è più simile a un angelo vendicatore … Butcher mette a segno un colpo dopo l’altro … assemblando i fatti per dimostrare che l’intervento militare era stato pianificato da tempo e che “gli ispettori erano un preliminare alla guerra, non una prevenzione”.
Andrew Harrison interpreta con ironia un Dubya dislessico, Mark Heenehan ha il ruolo dell’ispettore, mentre Alastair Craig è un ingenuo Blair. Lo spettacolo conferma il raro talento di Butcher nel fondere la rabbia morale con la farsa brutale”.
MICHAEL BILLINGTON, The Guardian
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